Description
Il presente volume raccoglie una serie di saggi che hanno come oggetto d’interesse e comune denominatore il patrimonio storico-archeologico rupestre di epoca tardoantica e medievale del territorio di Siracusa e, più in generale, della cuspide sud-orientale della Sicilia: non si tratta però della mera riproposizione di temi e scritti precedenti, già presentati in varie sedi di divulgazione scientifica, bensì di vere e proprie rielaborazioni e aggiornamenti che, insieme a contributi del tutto inediti, pubblicati per la prima volta in questa rinomata cornice editoriale, ambiscono a sottolineare come l’attività scientifica sia in costante divenire e si alimenti di continue ricerche sul campo e di indagini autoptiche in un comprensorio, quale quello ibleo, con un potenziale informativo, storico-artistico e culturale di enorme portata, ma ancora solo parzialmente esplorato.
The present volume is a collection of essays focusing on the Late-Ancient and Medieval historical -archaeological rupestrian heritage in the Syracuse area and in the South-eastern apex of Sicily in general. Previously published research has been thoroughly reworked and updated, alongside as yet unpublished contributions.
AUTHOR
Santino Alessandro Cugno è Funzionario Archeologo presso il Parco Archeologico dell'Appia Antica di Roma (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo) e specialista in Archeologia Tardoantica e Medievale. Si occupa dello studio degli insediamenti rupestri della Sicilia sud-orientale e dell'Italia Meridionale.
Santino Alessandro Cugno is Archaeological Executive at the Parco Archeologico dell'Appia Antica in Rome (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo).
REVIEW
'This volume explores and exploits both old/archive material (much unpublished) and new field evidence to generate an informative and much-needed assessment of prehistoric to medieval rock-cut burial, belief and settlement in south-eastern Sicily, with important considerations of the value of these sites and the need to record and conserve this landscape heritage.' Professor Neil Christie, University of Leicester